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Immagine del redattoreGiuliano Turrina

Aggiornamento BEI - valore limite del monitoraggio biologico del CROMO nelle urine


Introduzione

Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine rappresenta uno strumento fondamentale per valutare l'esposizione a questo metallo e per garantire la salute dei lavoratori e della popolazione generale. Le linee guida emesse dall'Associazione delle Commissioni Interstatali per l'Igiene del Lavoro (ACGIH) dal 2021 hanno stabilito un cambiamento significativo nel valore limite di riferimento per il monitoraggio biologico del cromo nelle urine, riducendolo da 25 microgrammi/litro a 0,7 microgrammi/litro nelle urine a fine turno, fine settimana lavorativa. Questa decisione riflette la crescente consapevolezza degli effetti nocivi del cromo sulla salute e l'importanza di proteggere i lavoratori esposti e la popolazione generale.


Medico competente - Medicina del lavoro

Il cromo e la sua tossicità

Il cromo è un elemento chimico presente in diverse forme, tra cui il cromo trivalente (Cr III) e il cromo esavalente (Cr VI). Il Cr III è una forma meno tossica e viene considerato essenziale per il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine. D'altra parte, il Cr VI è noto per la sua elevata tossicità e può causare gravi danni alla salute umana. È stato dimostrato che l'esposizione a lungo termine al Cr VI può causare danni polmonari, danni ai reni, irritazione e ulcere della pelle, nonché un aumentato rischio di sviluppare tumori polmonari e dei seni paranasali.


- ACGIH TLV AND BEI (2020) -

Medicina del lavoro

Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine


Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine è un metodo diagnostico affidabile per valutare l'esposizione occupazionale e ambientale a questo metallo.

La concentrazione di cromo nelle urine riflette l'assorbimento, il metabolismo e l'eliminazione del metallo dall'organismo. Un aumento significativo della concentrazione di cromo nelle urine può indicare un'elevata esposizione occupazionale o ambientale e la necessità di adottare misure di prevenzione.


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- ACGIH TLV AND BEI (2021) -

Medico competente


Il cambiamento del valore limite secondo le linee guida ACGIH


Le recenti linee guida ACGIH hanno stabilito un cambiamento significativo nel valore limite di riferimento per il monitoraggio biologico del cromo nelle urine. In precedenza, il valore limite era fissato a 25 microgrammi/litro per i lavoratori esposti, mentre per la popolazione generale non erano disponibili specifiche raccomandazioni. Tuttavia, tenendo conto delle evidenze scientifiche aggiornate sugli effetti nocivi del cromo sulla salute e dell'importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro, le linee guida ACGIH hanno stabilito un nuovo valore limite di 0,7 microgrammi/litro per entrambe le categorie.


Razionale scientifico del nuovo valore limite


Il nuovo valore limite di 0,7 microgrammi/litro per il monitoraggio biologico del cromo nelle urine si basa su solide evidenze scientifiche. Studi epidemiologici hanno dimostrato una chiara associazione tra esposizione al Cr VI e il rischio di sviluppare malattie respiratorie, danni ai reni e tumori polmonari. Inoltre, è stato dimostrato che il Cr VI può essere assorbito attraverso la pelle e che l'esposizione ambientale può contribuire alla concentrazione di cromo nelle urine della popolazione generale. Pertanto, il nuovo valore limite di 0,7 microgrammi/litro è stato stabilito per garantire una maggiore protezione sia per i lavoratori esposti che per la popolazione generale.


Conclusioni


Il cambio del valore limite del monitoraggio biologico del cromo nelle urine da 25 microgrammi/litro a 0,7 microgrammi/litro, secondo le linee guida ACGIH, rappresenta un importante passo avanti nella protezione della salute dei lavoratori esposti e della popolazione generale. Questa decisione si basa sulle evidenze scientifiche disponibili sugli effetti nocivi del cromo e sottolinea l'importanza di adottare misure preventive per ridurre l'esposizione a questo metallo tossico. Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine rimane uno strumento essenziale per valutare l'esposizione e garantire un ambiente di lavoro sicuro, contribuendo così alla promozione della salute e al benessere delle persone coinvolte.



Dott. Giuliano Turrina

Medico del lavoro - Medico Competente



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